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Abbiamo ascoltato tutti i brani di Sanremo 2024: le pagelle di Patrick Facciolo

Il Festival di Sanremo 2024 si preannuncia un festival conservatore . Con qualche sorpresa. Ieri ho ascoltato le prove riservate alla stampa...

Il Festival di Sanremo 2024 si preannuncia un festival conservatore. Con qualche sorpresa. Ieri ho ascoltato le prove riservate alla stampa presso il Teatro Ariston, e mi sento di dire che con questo Festival Amadeus propone un equilibrio tra tradizione e innovazione, sbilanciato verso la tradizione. Verso le sue precedenti edizioni, s'intende.


Mr. Rain, Diodato, Dargen D'Amico: i "conservatori" di Sanremo 2024

La scelta di molti artisti di attenersi a formule collaudate è evidente. Mr. Rain, per esempio, porta un brano che, sebbene diverso nel tema, conserva un'atmosfera molto simile a "Supereroi". Altrettanto vale per Dargen D'Amico, che torna alle sue sonorità più familiari e per Diodato, il cui nuovo pezzo sembra un richiamo diretto alla sua celebre "Fai Rumore".
Anche Annalisa, per quanto con un pezzo che sicuramente funzionerà in radio, rischia poco, e resta in zona di comfort con un brano che di fatto si candida già a diventare un suo tormentone.
Altre esibizioni, come per esempio quelle dei Ricchi e poveri e di Sangiovanni, non mi hanno lasciano un'impressione particolarmente forte. Questi brani sembrano mancare di quell'elemento distintivo necessario per brillare in una competizione ricca di talenti come sono stati gli ultimi festival.


Le sorprese: Emma, Angelina Mango e Loredana Bertè

Tra le file degli artisti consolidati, ci sono alcune sorprese significative. Emma, Angelina Mango e Loredana Bertè porteranno sul palco brani che si distinguono per la loro immediatezza. In particolare, il pezzo di Loredana Bertè si distingue per la sua capacità di rimanere impresso nella mente già dal primo ascolto. Sono le eccezioni che hanno infranto la tendenza conservatrice di cui vi ho parlato poco fa, con un approccio più audace e sperimentale.

I Negramaro si presentano con un brano che cattura certamente l'attenzione, sebbene con un arrangiamento molto morbido che si allontana dalle loro sonorità tradizionali. Da sottolineare in positivo le performance di Rose Villain, Clara e Ghali, che hanno dimostrato di essere all'altezza di un palco come quello dell'Ariston. 


Quindi, che Festival sarà?

Facendo una sintesi, dei 30 brani che ho avuto occasione di ascoltare, il quadro complessivo è piuttosto variegato: circa il 60% dei brani si posiziona su un livello elevato, il 20% medio e un altro 20% lascia espressamente a desiderare (il 20% su 30 brani è 6, un numero di canzoni elevato per non essere - dal mio punto di vista - all'altezza di questa competizione).

Sanremo 2024 si profila insomma come un'edizione che attinge pesantemente dalle passate manifestazioni gestite da Amadeus. Questa scelta strategica sembra una scommessa sulla sicurezza, che ripropone elementi che hanno già funzionato in passato. E per questo, paradossalmente, allo stato attuale l'evento non mi sembra all'altezza delle precedenti edizioni. Pronto tuttavia a ricredermi a partire da domani (martedì).

I prossimi giorni saranno cruciali per comprendere meglio come questi brani verranno accolti e quali sorprese potrebbero ancora emergere. Vi ricordo che in queste ore sarò presente nella Sala Stampa per raccontarvi il Festival da vicino, e che i canali social di Italian Music Blog su Facebook e Instagram saranno costantemente aggiornati in queste ore.

Patrick Facciolo