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Che senso ha il ritiro di Claudio Baglioni tra 1000 giorni?

Claudio Baglioni si ritira tra mille giorni: ma perché non comunicarcelo tra mille giorni? La musica italiana è sempre più spesso piena di ...


Claudio Baglioni si ritira tra mille giorni: ma perché non comunicarcelo tra mille giorni? La musica italiana è sempre più spesso piena di addii annunciati. Pensate per esempio ai Pooh: "L'ultima notte insieme", "Ancora una notte insieme", "L'ultimo concerto". Siamo sempre più spesso di fronte a questa modalità "ricorsiva" di alcuni artisti della musica leggera italiana. Modalità che, francamente, a me non piace.


Lucio Battisti e Mina ci hanno insegnato che gli addii, quando si fanno, si fanno e non si annunciano. Dopodiché ognuno è libero di fare un po' quello che vuole. Temo tuttavia che, dal punto di vista comunicativo, questa cosa non farà molto bene a Claudio Baglioni, perché da qui al 2026 mancano tre anni. 


E ogni qualvolta lo vedremo in televisione, fra sei mesi, un anno, eccetera, la gente si chiederà: "Ma non doveva ritirarsi?".


Ecco, a me piace conservare la dimensione leggendaria di questi grandi artisti, più che operazioni di comunicazione del tipo: "Tra mille giorni mi ritiro". Proprio oggi leggevo un commento in rete di una signora che scriveva: "Tra 5.300 giorni andrò in pensione, domani vado già a salutare tutti i miei colleghi". 


Penso che si tratti un po' della metafora di questo tipo di comunicazione. Un tipo di comunicazione, dal mio punto di vista, non particolarmente riuscito.


Patrick Facciolo