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Intervista a Mara Maionchi: "A Eurovision talvolta l'immagine distoglie dalla canzone"

LIVERPOOL - A poche ore dalla finale di Eurovision Song Contest abbiamo intervistato Mara Maionchi , che questa sera commenterà su Rai 1 la...

LIVERPOOL - A poche ore dalla finale di Eurovision Song Contest abbiamo intervistato Mara Maionchi, che questa sera commenterà su Rai 1 la performance di tutti i cantanti e del nostro Marco Mengoni.

Ci ha raccontato le cose che Eurovision può "insegnare" al Festival di Sanremo: meno gente che parla, le canzoni come grande guida della tramissione. Così come ci ha raccontato le cose che il Festival di Sanremo può insegnare a Eurovision.

Mara, tu sei un'improvvisatrice assoluta in un regno dove, invece, di improvvisazione ce n'è poca, perché è uno spettacolo calibrato al millimetro. Come ti trovi in questo contesto? 

È uno spettacolo precisissimo, l'ho trovato uno spettacolo precisissimo ed eccezionale. Qualche volta trovo un po' caricate le canzoni, cioè l'immagine ti distoglie dalla canzone. La canzone è un mestiere e il ballo è un altro. Alcune volte è fin troppo caricato.

Il Festival di Sanremo secondo te può imparare qualcosa dalle metriche di Eurovision, per esempio il ritmo, o il fatto che ci siano stacchi molto brevi? 

Quello l'ho trovato giusto, perché poi la gente è stanca, ha lavorato... Insomma la gente fa vite normali. Io ho trovato che Eurovision ha delle cose ottime e per cui bisognerà impararle. Io credo che sarebbe giusto. Meno gente che parla. Le canzoni sono la grande guida della trasmissione.

Qualcosa che invece il Festival di Sanremo può insegnare a Eurovision? Che so, l'orchestra dal vivo?

L'orchestra dal vivo è sempre una cosa fantastica, tutto dal vivo è una cosa fantastica. La voce sulle basi, sai... Lì un ritardo qualsiasi e sei rovinato. Per cui secondo me l'orchestra è forte, è bella.

Patrick Facciolo