Una settimana di concerti, laboratori, incontri e percorsi sonori e tematici tra i sentieri per indagare il rapporto tra coltura e cultura, ...
Fin dalla prima edizione dello Sponz Fest ci siamo proposti di creare una esperienza, più che un festival. Un’esperienza fondata sul continuo spostamento del limite, all’insegna del motto “tutto è bene quel che non finisce mai”. Forzare il tempo, contrastarne la caducità orizzontale per raggiungere la sacralità verticale è il senso più profondo della Festa. Può essere molto faticoso, e anche apparire insensato, ma è quella herzoghiana “conquista dell’inutile” che ci muove oltre al limite. La dilatazione non è effetto della disorganizzazione, ma al contrario ci organizziamo per dilatarci, per applicare il secondo principio della legge dei gas: “un gas si espande finché ha spazio”. Il senso di lutto e sfinimento finale è parte del rito dissipatorio che ci rinnova. E lo diciamo scusandoci per il disagio, noi che siamo i primi a rimanerci sotto, e sperimentiamo su noi stessi il motto “che i morti soccorrano i feriti!”. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito e sostenuto, anche a distanza, anche distanziati, per essere corpo vivo di questa esperienza, colonna umana della musica e delle idee. E un grazie pieno di riconoscenza a tutti quanti in questi nove anni si sono man mano avvicendati per rendere possibile questa esperienza, dai volontari ai lavoratori.
Sponz Coultura (questo il nome prescelto per l'edizione di quest'anno) ha visto protagonisti sul palco oltre a Vinicio Capossela numerosissimi artisti, tra cui anche Giovanni Truppi, Nada e Bobby Solo.
Cuore pulsante del Fest, gli itinerari Paths of Freedom / Sentieri di libertà a cura di Mikey Kenney con la guida di Gianluca Pumminale e Domenico Nappo per riflettere sul rapporto tra uomo e natura, indagando l’importanza del camminare quale espressione umana di libertà e indipendenza.
E poi la camminata in collaborazione con Irpinia Trekking sul nuovo sentiero predisposto dalla Comunità Montana Alta Irpinia-Calitri, oltre ad altre numerose iniziative.
Anche quest’anno lo Sponz Fest è riuscito a raggiungere un pubblico
ampio, attivo e fortemente interessato: ne sono una prova le migliaia di
contatti via web e social registrati durante l’attesa e lo svolgimento
del Fest, con più di 350mila persone raggiunte dalle pagine social del
Fest e più di 50mila accessi al sito.