TORINO - “Tu non sai che peso ha questa musica leggera”. Questa frase di Gianni Morandi può riassumere perfettamente il finale di questo Eu...
Quello che sfugge ai critici di questo risultato è lo spirito di Eurovision: chi partecipa a Eurovision, chi vota a Eurovision, chi va a vedere Eurovision, crede in un’idea di Europa multietnica, allargata, aperta, e soprattutto lontana dall’incubo della guerra.
Ed è in virtù di questo che la vittoria dell’Ucraina probabilmente era l’unico risultato possibile (e infatti ampiamente previsto dai bookmakers, che conoscono molto bene la manifestazione, i suoi trend e il suo pubblico).
So che è difficile da capire per tutti quelli che “è la propaganda”, ma è davvero difficile cogliere lo spirito di Eurovision finché non lo frequenti e non ti siedi accanto a finlandesi, estoni, polacchi, israeliani e migliaia di persone con decine di bandiere nazionali diverse, tutte sotto lo stesso tetto.
È solo in quel momento che cominci a capire lo spirito “building bridges” di Eurovision: quello di costruire connessioni tra popoli.
Possibilmente, in pace.
Qui il mio commento video della finale: