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Le mie considerazioni finali su Eurovision Song Contest 2022

TORINO - “Tu non sai che peso ha questa musica leggera”. Questa frase di Gianni Morandi può riassumere perfettamente il finale di questo Eu...

TORINO - “Tu non sai che peso ha questa musica leggera”. Questa frase di Gianni Morandi può riassumere perfettamente il finale di questo Eurovision Song Contest, che inevitabilmente porta con sé anche le polemiche per la vittoria dell’Ucraina.

Quello che sfugge ai critici di questo risultato è lo spirito di Eurovision: chi partecipa a Eurovision, chi vota a Eurovision, chi va a vedere Eurovision, crede in un’idea di Europa multietnica, allargata, aperta, e soprattutto lontana dall’incubo della guerra.
 
Ed è in virtù di questo che la vittoria dell’Ucraina probabilmente era l’unico risultato possibile (e infatti ampiamente previsto dai bookmakers, che conoscono molto bene la manifestazione, i suoi trend e il suo pubblico).
 
So che è difficile da capire per tutti quelli che “è la propaganda”, ma è davvero difficile cogliere lo spirito di Eurovision finché non lo frequenti e non ti siedi accanto a finlandesi, estoni, polacchi, israeliani e migliaia di persone con decine di bandiere nazionali diverse, tutte sotto lo stesso tetto. 
 
È solo in quel momento che cominci a capire lo spirito “building bridges” di Eurovision: quello di costruire connessioni tra popoli.
 
Possibilmente, in pace.
 
 
Qui il mio commento video della finale: